Sono sempre tante le domande sulla donazione di sangue “al femminile” da parte delle donatrici o aspiranti tali. Ecco allora alcune delle informazioni che ci vengono chieste più frequentemente.
Per tutti è possibile donare dai 18 ai 60 anni (per la prima volta) e proseguire anche oltre i 65 in condizioni di buona salute e il peso corporeo deve essere di almeno 50 chilogrammi.
Per le donne il livello minimo di emoglobina previsto per donare sangue intero è di 12,5 g/dl.
In considerazione del ciclo mestruale e del depauperamento naturale dei livelli di ferro nel sangue, le donne in età fertile possono donare sangue intero– come gli uomini – con un intervallo di 90 giorni tra una donazione di sangue e l’altra, ma per un massimo di 2 volte all’anno (365 giorni). Sempre ai fini della tutela della salute delle donatrici, le donne sono invitate a non donare nei 3-4 giorni prima e dopo il ciclo, in modo da favorire il recupero dei valori del ferro.
In età non fertile, invece, le donne possono donare sangue intero 4 volte all’anno.
Le cose cambiano anche in caso di donazione di plasma, la parte liquida del sangue. Dal momento che non vengono prelevati i globuli rossi è sufficiente un valore di 11,5 g/dl di emoglobina e non ci sono limiti alla donazione legati al genere. La donazione di plasma è decisamente una donazione “rosa”.
Un’altra domanda che riceviamo spesso è se si può donare sangue ed emocomponenti assumendo la pillola anticoncezionale: la risposta è sì, si può regolarmente donare. In caso di terapie per l’infertilità è invece necessario valutare caso per caso in un colloquio con il medico.
Qualche parola anche sulla donazione e le neo mamme. Durante la gravidanza e fino a 6 mesi dopo il parto viene sospesa la donazione, sconsigliata anche durante il periodo dell’allattamento, quando il fabbisogno di ferro nella donna aumenta. La sospensione di 6 mesi si applica anche in caso di interruzione di gravidanza.